La manutenzione dei ricordi – Pier Luigi Celli - Casa editrice Chiarelettere
“Quel giorno noi eravamo intruppatiin mezzo a tanti e lì davanti c’erano loro,gli intellettuali del movimento,i capi carismatici… Ferrara,Galli della Loggia, Brandirali,Liguori… Devo continuare?” “La vera rivoluzione, mia cara, l’abbiamo inseguita,l’abbiamo persa, e forse anche maledettaper come ci ha fatto sentireinadeguati per tutta la vita.” “A proposito di Valle Giulia…chi si ricorda i nomi di quelli che guidavanole danze contro la pula?” Il racconto dell’Italiadegli anni Settantaattraverso le storie di sei amiciche credevano nella rivoluzione Questa è la storia di sei amici che nel maggio del ’68 partirono in autostop per la Francia decisi a vedere l’inizio della rivoluzione e a portarla in Italia. Poi ciascuno prese strade diverse, chi baciato dal successo, chi perso tra i monti, chi in Africa, chi a consolarsi col vino e con le donne. Il tempo passa. Dopo cinquant’anni rieccoli tutti insieme decisi a riavvolgere il nastro della memoria: gli anni Settanta, le lotte in strada, lo scontro generazionale, la violenza insieme alla forte tensione ideale.Dal vivo dei ricordi emergono rapporti sbagliati, sgarbi velenosi, amare compromissioni, in cui la miseria del presente si mescola al recupero di eventi e di incontri drammatici insieme con altri ridicoli o goliardici: come quando Angelo e Lollo colorarono di rosso la grande fontana dell’università o quando Lollo scalò la facciata del rettorato inseguito dal commissario Mazzatosta.Non è facile fare pace dopo cinquant’anni con vite che hanno più rimpianti che allegrie, e che si rispecchiano nella storia di un paese che ha progressivamente abbassato ogni tensione morale.Cosa è rimasto di quella voglia di cambiare il mondo? Il romanzo di Celli non fa sconti a una generazione che ha gravi responsabilità. Non basterà una confessione tardiva ad assolverla da peccati che non paiono aver redenzione possibile.