PRETESTI PER LEGGERLO
del libro "Binario morto"
(di Luca Rastello,Andrea De Benedetti)
“Se non vi interessano i treni, potrete leggere Binario morto come una spy story, come un racconto picaresco, come una road novel, come il resoconto di un viaggio impossibile, o magari come un’allegoria della condizione in cui ci siamo cacciati noi italiani ed europei, costretti a scegliere se stare con chi costruisce i tunnel o con chi innalza muri.”
“Devastiamo il paese per aprire la strada agli Eurostar ma avevamo il Pendolino che era un gioiello tecnologico veloce e superconfortevole, perfettamente adatto all’accidentata orografia italiana.”
Luca Giunti, animatore del Movimento contro l’alta velocità in Piemonte.
“Far viaggiare i treni merci su linee ad alta velocità non ha alcun senso. Primo perché i treni merci sono intrinsecamente lenti, secondo perché i binari ad alta velocità hanno costi di mantenimento elevatissimi che inciderebbero pesantemente anche sul costo del trasporto merci.”
Germà Bel, docente dell’Università autonoma di Barcellona.
“L’80 per cento delle merci che entrano in Italia o ne escono su rotaia transita dai valichi di Domodossola, Chiasso, Luino, Brennero, Tarvisio. Cioè attraverso la Svizzera e l’Austria. Non siamo capaci di agganciarci a infrastrutture già esistenti, ma non ci facciamo problemi a chiedere all’Europa ulteriori capitali per realizzare la Torino-Lione.”
Dialogo con Sergio Bologna, storico e consulente per grandi imprese e istituzioni.
“L’intera Europa occidentale si trova oggi a rimpiangere il futuro di ieri, a rinunciare ai sogni, a rinegoziare al ribasso la realtà, a cominciare dall’idea di unire i popoli attraverso le comunicazioni.”
“Nel mondo ci sono solo due linee ad alta velocità in attivo: la Tokyo-Osaka e la Parigi-Lione. Tutte le altre sono in perdita.”
Indagine dell’Uic (Union internationale des chemins de fer), di cui è vicepresidente l’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti.
“Non è necessaria l’opera. Sono necessari i soldi che derivano da cantieri e progetti... Il Tav è un ‘Momendol’ economico. Come le Olimpiadi. Diciamo che grazie ai lavori olimpici imprese e località che erano allo stremo hanno trovato prospettive di sopravvivenza per almeno cinque anni.”
Consulente tecnico Direzione Trasporti e Ambiente Regione Piemonte.
“È importante rapportare i costi dell’alta velocità con le reali possibilità di crescita che darebbe al paese. Ma il valore netto è negativo in tutti gli scenari.”
Il presidente della Corte dei conti francese Didier Migaud, novembre 2012.
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