




Francesco Cuccuini:
Un bel libro, Un gran bel libro. Un'opera di spessore e controcorrente degna di un giornalista ...di spessore e controcorrente. Fatico a condividere tutte le posizioni esposte ma non fatico affatto ad apprezzare onestà intellettuale e profondità di analisi. Saluti





roberto coltella:
Un bel libro comico e tragico allo stesso tempo.. una disamina della nostra società negli ultimi trent'anni.





valerio:
Sono un gran lettore di mezzi libri, ma il libro di Fini non solo l'ho finito tutto d'un fiato, ma non riesco a toglierlo dal comodino. Adesso per esempio sto cercando la bibliografia visto che l'autore filtra il suo pessimismo attraverso la lente di un uomo colto, ma senza sfoggiare erudizione, arrabbiato ma compassionevole (si veda con Martelli).





CARLO:
Gli ultimi vent'anni di storia nazionale ripercorsi attraverso gli articoli -amari ed esilaranti- di uno dei più grandi giornalisti italiani viventi. Massimo Fini è diretto, sferzante, -purtroppo- profetico, dotato di uno stile lipido e brillante e di uno sguardo libero. A volte (per chi lo segue da tempo) ripetitivo. Ma non per il vizio del "taglia-incolla", ma semplicemente per fedeltà agli stessi orizzonti morali. Non cerca di stupire fabbricando punti di vista originali e nuovi a tutti i costi come molti editorialisti a gettone. Insomma un maestro (per me, s'intende).





Massimo:
Le raccolte di articoli di giornale non sono mai entusiasmanti, perché é come mangiare una deliziosa brioche ormai diventata rafferma. Questa non fa eccezione, anche se non mi sono sottratto neppure stavolta dal leggere Massimo Fini, i cui libri amo moltissimo ("Ragazzo", tra gli ultimi, é meraviglioso, commovente e verissimo). Pur non amando granché il "genere", ci sono comunque in questa raccolta sezioni che ho apprezzato. Come la prima, nella quale, come sempre in Fini, si svelano i vizi, la nullità, lo squallore dell'Uomo del nostro tempo, così "senz'anima" e purtroppo neppure desideroso di un'anima, o consapevole che potrebbe avere un'anima. Molto validi poi, e perfino divertenti, i ritratti nella parte finale. Anche se ho un po' sofferto nel leggere di Mina, che comunque continuerò ad amare nonostante Massimo Fini, che peraltro parimenti amo. Massimo (Lecco).
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