DI COSA PARLA
Quarta di copertina del libro "Operazione salvataggio" (di Salvatore Giannella)
“Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane.”
Anna Frank
“Investire nella cultura è una necessità per noi italiani. Se funzionano i nostri musei, se funziona il nostro cinema, il nostro teatro, la nostra musica, allora funziona meglio tutta la società italiana, e con essa l’economia.”
Carlo Azeglio Ciampi
Un’altra guerra, quella di eroi sconosciuti che rischiando la vita hanno salvato migliaia di opere d’arte. Le loro storie incredibili, che riguardano la Seconda guerra mondiale, la guerra civile spagnola ma anche conflitti più recenti, dall’ex Iugoslavia all’Afghanistan, sono ricostruite da Giannella in un affresco emozionante e inatteso, che va ben oltre il racconto del lodevole film di George Clooney, MONUMENTS MEN.
Ci vorrebbe un altro film per raccontare le gesta dei tanti eroi sconosciuti - italiani, svizzeri, inglesi, spagnoli, tedeschi - che con pochi mezzi e spesso in condizioni disperate sono riusciti a salvare un patrimonio che altrimenti non avremmo mai più rivisto (ancora oggi 1653 pezzi sottratti all’Italia dai nazisti si trovano all’estero). Tante storie che arrivano fino ai giorni nostri, nuove testimonianze che, anche attraverso le opere degli artisti dell’Olocausto qui proposte per la prima volta in un inserto a colori, raccontano una realtà da non dimenticare.
Salvatore Giannella è stato direttore de L’EUROPEO, di GENIUS e di AIRONE. Ha curato le pagine di cultura e scienze del settimanale OGGI e ha una rubrica su SETTE e CORRIERE.IT. Nel 2008 ha pubblicato con Chiarelettere VOGLIA DI CAMBIARE, sulle eccellenze in Europa, di cui si occupa anche il suo blog “Giannella Channel”.
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"Gli eroi sconosciuti che hanno salvato l'arte dalle guerre"
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Operazione salvataggio
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"Gli eroi sconosciuti che hanno salvato l'arte dalle guerre"
autore:
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Salvatore Giannella
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collana:
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Reverse
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dettagli:
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256 pagine
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prezzo:
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14.90 €
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Leggi i pretesti
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Tag: afghanistan, arte, Bucherer-Dietschiche, Donatella Cavazzali, ex Iugoslavia, Josep Renauche, olocausto, Operazione salvataggio, opere d'arte, Pasquale Rotondi, Pérez Rubio, Roberto Malini, Salvatore Giannella, seconda guerra mondiale, spagna, Tony Clarke
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PRETESTI PER LEGGERLO
del libro "Operazione salvataggio" (di Salvatore Giannella)
“Disegnavo tutto ciò che vedevo o sentivo, ogni volta che c’era un’impiccagione, qualsiasi cosa accadesse nel ghetto.” Yacob Vassover, nato nel 1926 a Łódź, sopravvissuto ai campi di concentramento. Le sue opere recuperate saranno esposte al Museo della Shoah a Roma.
“Fare la guerra in Italia è come combattere in un maledetto museo d’arte.” Generale Mark Wayne Clark, comandante delle forze alleate nel nostro paese. Il 15 febbraio 1944 diede l’ordine di bombardare Montecassino.
“Fate conoscere al mondo la nostra arte, conservatela in sicurezza. Gli afghani non sono solo i guerrieri che vi fa vedere la televisione.” Comandante della resistenza afghana Ahmad Shah Massud, il Leone del Panshir, che combatté contro i russi e i talebani e contribuì a salvare il patrimonio artistico afghano.
“Il singolo, pur non avendo compiti o cariche ufficiali, può contribuire in misura notevole alla pace... Nessun ordinamento umano, neppure quello democratico, può fondarsi esclusivamente sull’operato dei governanti e delle autorità costituite.” Max Waibel, ufficiale dei servizi segreti svizzeri, protagonista con l’italiano Luigi Parrilli dell’Operazione Sunrise grazie alla quale fu evitata la distruzione finale del Nord Italia voluta da Hitler.
“L’Italia possiede una mole sterminata di opere d’arte: quasi cento milioni di pezzi unici (solo la metà è a tutt’oggi fruibile), più di qualunque altra nazione al mondo.”
“Quando dipingo o scolpisco faccio semplicemente quello che i miei sentimenti mi dicono di fare. È un modo per continuare a ricordare non le persone, ma l’anima delle persone che non ci sono più.” Tamara Deuel, pianista e pittrice, nata a Kovno, in Lituania, sopravvissuta ai campi di concentramento. Anche le sue opere recuperate saranno esposte a Roma.
“Se dobbiamo scegliere tra distruggere un famoso edificio e sacrificare i nostri soldati, la vita dei nostri uomini conta infinitamente di più dell’edificio. Ma la scelta non è sempre così netta. In molti casi i monumenti possono essere salvati senza alcun detrimento per le operazioni.” Generale Dwight Eisenhower.
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