




Lele Rossi:
E se invece avessero ragione del fatto che con la strage di Via D'Amelio c' entrasse la nascita di Forza Italia?? Sicuramente il nostro passato comune sarebbe da rileggere in chiave diversa da quella che ci è stata raccontata dai media. Una riflessione però appare evidente: a Cosa Nostra non avrebbe giovato uccidere Borsellino (tra l'altro a così breve distanza dalla strage di Capaci) a meno che non ci fosse un piano dietro; magari quello di rinascita democratica della P2 ?? Da leggere!





Gianpaolo:
Un volume ben fatto e molto ben scritto. Sinceramente però non credo affatto che nel disegno collegato alla strage di Via D' Amelio possa entrare anche la nascita di Forza Italia. Aspetto ancora un'inchiesta veramente libera, che non giunga a un esito preordinato. I due autori dovrebbero distanziarsi da certo giornalismo fazioso.





Fabiana:
L'ho finito di leggere questa notte. un libro "pesante", che ti fa pensare, riflettere. a volte mi e' stato veramente difficile credere di leggere la realta'. ottimo lavoro degli scrittori.





Antonio:
Ottimo il lavoro che i due giornalisti de "Il fatto qutidiano" hanno stilato, in merito alle questioni sull'accordo Stato e Mafia. Sono rimasto incollato alle vicende che in questi anni hanno caraterizzato l'inchiesta sulla strage di via D'Amelio, soprattutto perchè è evidente che a commissionare la morte dei due magistrati etc., non ci siano solo i boss di Cosa Nostra, ma anche una grossa fetta di Servizi Segreti deviati, che ancora oggi cercano di insabbiare la vicenda e credo, siano anche i responsabili della sparizione dell'agenda rossa di Paolo Borsellino. Consiglio vivamente la lettura di questo libro, per analizzare i motivi di una Politica troppo distante ai problemi del Paese, ma troppo vicina ad interessi lobbistici che riguardano soprattutto il malaffare; le leggi che la nostra classe dirigente (tutta) sceglie di approvare oggigiorno ne sono una prova oggettiva.
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