PRETESTI PER LEGGERLO
del libro "La rivolta del correntista"
(di Mario Bortoletto)
“ I soldi che mi spettano li voglio devolvere alle vedove degli usurati che si sono tolti la vita a causa delle banche. Ne ho viste troppe di famiglie saltate in aria per colpa dell’usura.”
“ Voglio avere indietro tutto ciò che mi spetta, tutto ciò che in questi anni ho ‘regalato’ agli istituti di credito. Voglio chiedere loro i danni (patrimoniali e non) per aver azzoppato lo sviluppo della mia impresa.”
“C’è gente che mi dice che si vuole ammazzare, famiglie rovinate... Io rispondo di non scoraggiarsi e di tenere duro. Basta un po’ di tenacia e qualche regola da seguire.”
“Ho avviato otto cause, ho ottenuto due vittorie con relativi risarcimenti e ho una buona probabilità di spuntarla su tutte le altre. Ma non mi fermo… Il marcio c’è ovunque e più spulcio tra i miei conti correnti più trovo gli inganni.”
“La lobby bancaria muove il potere, siede allo stesso tavolo dei governanti. Questo fa sentire i loro manager intoccabili.”
“L’istituto di credito sapeva di commettere usura nei miei confronti. Una cosa da non credere, pretendono soldi quando sanno di doverne restituire.”
“Tanto clamore, tanto parlare, tante promesse. Ma ora siamo sole e da sole dobbiamo andare avanti. Al nostro quotidiano dolore si unisce la tristezza nel sentire che altri imprenditori, dopo mio papà, hanno deciso di farla finita… Lo Stato e le istituzioni se ne fregano… Sono stanca di andare a piangere in tv.”
Flavia Schiavon, figlia di Giovanni Schiavon, imprenditore del padovano morto suicida nel dicembre 2011.
“ I soldi che mi spettano li voglio devolvere alle vedove degli usurati che si sono tolti la vita a causa delle banche. Ne ho viste troppe di famiglie saltate in aria per colpa dell’usura.”
“ Voglio avere indietro tutto ciò che mi spetta, tutto ciò che in questi anni ho ‘regalato’ agli istituti di credito. Voglio chiedere loro i danni (patrimoniali e non) per aver azzoppato lo sviluppo della mia impresa.”
“C’è gente che mi dice che si vuole ammazzare, famiglie rovinate... Io rispondo di non scoraggiarsi e di tenere duro. Basta un po’ di tenacia e qualche regola da seguire.”
“Ho avviato otto cause, ho ottenuto due vittorie con relativi risarcimenti e ho una buona probabilità di spuntarla su tutte le altre. Ma non mi fermo… Il marcio c’è ovunque e più spulcio tra i miei conti correnti più trovo gli inganni.”
“La lobby bancaria muove il potere, siede allo stesso tavolo dei governanti. Questo fa sentire i loro manager intoccabili.”
“L’istituto di credito sapeva di commettere usura nei miei confronti. Una cosa da non credere, pretendono soldi quando sanno di doverne restituire.”
“Tanto clamore, tanto parlare, tante promesse. Ma ora siamo sole e da sole dobbiamo andare avanti. Al nostro quotidiano dolore si unisce la tristezza nel sentire che altri imprenditori, dopo mio papà, hanno deciso di farla finita… Lo Stato e le istituzioni se ne fregano… Sono stanca di andare a piangere in tv.”
Flavia Schiavon, figlia di Giovanni Schiavon, imprenditore del padovano morto suicida nel dicembre 2011.
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