DI COSA PARLA
Quarta di copertina del libro "La banda d'Italia" (di Elio Lannutti)
SPRECHI, STIPENDI D’ORO, FAVORI PERSONALI: DENTRO I SEGRETI DELLA BANCA D’ITALIA, L’ISTITUZIONE PIÙ IMPORTANTE DELLA REPUBBLICA. TRA SCANDALI CLAMOROSI E COLPEVOLI “DISATTENZIONI”. E SULLA PELLE DEI CITTADINI RISPARMIATORI.
Da anni Elio Lannutti denuncia gli ABUSI all’interno della BANCA D’ITALIA, quell’organismo che dovrebbe vigilare, sopra tutti, in un rapporto di indipendenza anche dal governo, sulla correttezza del mondo bancario per salvaguardare l’economia italiana e i soldi dei risparmiatori. Invece...
Questo libro dimostra, DOCUMENTI ALLA MANO, che proprio dove i controlli dovrebbero essere garantiti, c’è il massimo dell’opacità: un cono d’ombra che copre i troppi privilegi (i MAXI GUADAGNI del governatore e del Direttorio qui riportati), le spese esorbitanti (ben 7000 dipendenti che costano più di un miliardo all’anno) e i sistematici conflitti d’interesse a danno dei correntisti ignari, in un gioco in cui controllori e controllati sono dalla stessa parte.
Sprechi (carte di credito per spese personali), privilegi (affitti regalati), favoritismi parentali (cariche tramandate DA PADRE IN FIGLIO) fanno dei dipendenti della Banca d’Italia una vera SUPERCASTA intoccabile. Nessuno, tanto meno la stampa, osa attaccarli. Eppure gli scandali non visti da via Nazionale sono tanti: da Parmalat a Mps, a Carige, fino alle banche più piccole.
I banchieri indagati sono troppi: com’è possibile? Nessun governatore si accorge di nulla: né Ciampi, né Draghi, né Visco. Poche le sanzioni, lievi e tardive. Intanto il denaro arriva a chi ce l’ha già o ha potere da far valere mentre i clienti normali pagano conti correnti e mutui più di tutti gli altri cittadini europei. Nessuno ha il coraggio e la forza di intervenire. FINO A QUANDO?
Elio Lannutti (1948), ex bancario, giornalista e scrittore, nel 2008 è stato eletto al Senato come indipendente nelle liste Idv. Fondatore (1987) della Adusbef, l’associazione che difende gli utenti dei servizi bancari e finanziari, ha denunciato la lunga catena di scandali e la connivenza delle autorità di controllo (Consob e Bankitalia in primis). È autore di numerose pubblicazioni, tra le quali: EURO, LA RAPINA DEL SECOLO; I FURBETTI DEL QUARTIERINO (entrambi con Michele Gambino, Editori Riuniti); LA REPUBBLICA DELLE BANCHE (Arianna Editrice), prefazione di Beppe Grillo; BANKSTER (Editori Riuniti); CLEPTOCRAZIA (Imprimatur);
DIARIO DI UN SENATORE DI STRADA (Castelvecchi). Ha collaborato con importanti riviste e quotidiani tra cui “Il Messaggero” (1988-1991), “la Repubblica-Affari & Finanza” (1990-1993), “Avvenimenti”, che ha fondato, (1988-1999).
|
"La prima vera inchiesta su Bankitalia, la super casta di intoccabili che governa i nostri soldi"
|
La banda d'Italia
|
"La prima vera inchiesta su Bankitalia, la super casta di intoccabili che governa i nostri soldi"
autore:
|
Elio Lannutti
|
collana:
|
Reverse
|
dettagli:
|
160 pagine
|
prezzo:
|
13 €
|
|
|
Leggi i pretesti
|
|
Tag: banche, bankitalia, Carlo Azeglio Ciampi, casta, Elio Lannutti, ignazio visco, La banda d'Italia, Luca Ciarrocca, Mario Draghi, privilegi, risparmiatori, sprechi
|
|
Libri correlati:
Contro gli abusi delle banche
|
La rivolta del correntista
|
Io so e ho le prove
|
La rivolta del correntista
|
I padroni del mondo
|
Banchieri & compari
|
PRETESTI PER LEGGERLO
del libro "La banda d'Italia" (di Elio Lannutti)
“Bankitalia si difende così: ‘Siamo stati ingannati’. Ma Bankitalia è lì proprio per evitare che siano ingannati i soci, i risparmiatori, i cittadini.” Marco Travaglio, «il Fatto Quotidiano», 25 gennaio 2013
“Le carte di credito aziendali consentono a mille dirigenti di Bankitalia di spendere, più o meno liberamente, fino a 10.000 euro al mese a testa.”
“Le riserve auree italiane non sono di proprietà della Banca d’Italia, ma dei cittadini, che le hanno risparmiate. Non si comprende perché il nostro paese si ostini attraverso la Banca d’Italia a conservare nei suoi forzieri quasi 2500 tonnellate, contribuendo a sostenere il prezzo dell’oro.” Secondo un accordo del 2004, la Banca d’Italia può vendere oro per un controvalore di 9,5 miliardi di euro l’anno.
“Un mutuo di 100.000 euro a 30 anni vede il mutuatario italiano pagare una rata mensile di 68 euro più alta del mutuatario di Eurolandia (+816 euro all’anno). A conclusione del mutuo trentennale avrà pagato 24.480 euro in più.”
• Ignazio Visco: 41.333 euro al mese, 496.000 euro l’anno • Mario Draghi: 31.250 euro al mese, 375.000 euro l’anno • Janet Yellen: 28.833 euro al mese, 346.000 euro l’anno. Stipendi del governatore della Banca d’Italia, del presidente della Bce e del presidente della Federal Reserve americana (2013).
“Bankitalia è per il 94,33% in mano a banche e assicurazioni private, con il 5,67% di proprietà di enti pubblici, quali l’Inps e l’Inail.”
“Bankitalia non è un poliziotto.” Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia «Il Sole 24 Ore», 25 gennaio 2013.
|
Le vostre recensioni 0 recensioni
5 stelle
|
|
(0)
|
4 stelle
|
|
(0)
|
3 stelle
|
|
(0)
|
2 stelle
|
|
(0)
|
1 stella
|
|
(0)
|
|
|
|
FAI LA TUA RECENSIONE