PRETESTI PER LEGGERLO
del libro "Io faccio così"
(di Daniel Tarozzi)
"Ci sono tantissime realtà italiane in movimento. Il problema è che sono invisibili. Dobbiamo lavorare per farle vedere."
Hans Schmieder dell’Accademia dei Colloqui di Dobbiaco (Bressanone).
"Il cambiamento è un percorso, un cammino. Richiede un lavoro serio, faticoso, che va fatto senza dimenticare mai che il bene più prezioso è un bene immateriale: il tempo."
Don Gianni Fazzini ha avviato l’iniziativa Bilanci di giustizia per aiutare le persone bisognose a risparmiare.
"Io credo che dobbiamo passare dal 'vinco io perdi tu' al 'vinciamo tutti'."
Michela Scibilia, Venezia.
"Molte persone pensano che i singoli non possano fare la differenza. Sbagliano! E l’esempio dei trasporti è perfetto. Un camion su due viaggia vuoto. Le ditte di trasporti chiudono continuamente. Se noi cooperiamo diventiamo più competitivi verso il resto del mondo."
Gaetano La Legname, fondatore di FAI MENO Strada, il primo progetto a livello mondiale di sistema di trasporto intelligente di proprietà.
"Nel 2010 è nata la prima piazzetta... Gli spazi sono occupati legalmente. Ci è stata concessa la licenza... Il nostro obiettivo era aprire spazi in cui discutere senza posizioni precostituite. Vogliamo che sia riconosciuto il diritto di abitare, condividere, coesistere, e inoltre vogliamo creare un’alternativa alla televisione."
Stefano Reyes, autore del progetto Luoghi di sosta pedonale – Una rete di micropiazze per Bologna.
"Oggi in Puglia c’è un ritorno di tanti giovani che erano emigrati e che – spesso per mancanza di lavoro – decidono di riprovare a costruirsi un futuro qui."
Virginia Meo, rappresentante di Ressud, che mette in rete le realtà di economia solidale dall’Abruzzo alla Sicilia.
"Stiamo realizzando una cooperativa aperta a tutti, che acquisti terreni che altrimenti sarebbero destinati magari all’edilizia, o che sono abbandonati, e li affidi a qualcuno che vuole iniziare a coltivare la terra. Vogliamo seguire i neocontadini offrendo assistenza, formazione e mettendoli in rete tra loro e con le altre realtà di CampiAperti."
Cristina Tagliavini, Accesso alla Terra.
"Vogliamo convincere le amministrazioni a inserire gli orti nei loro piani regolatori. Il progetto 'orto in condotta', nelle scuole, è andato molto bene. Ci cercano in tantissimi, non riusciamo a star dietro a tutte le chiamate."
Gianfranco Bettega e Adriana Stefani, Slow Food Trento.
"Volevamo rompere la dicotomia campi rom-città... Per questo siamo andati nei loro ‘campi’ e li abbiamo coinvolti... Abbiamo sottratto uno spazio pubblico al degrado... Tutte le nostre attività sono miste, italiani e rom. Portiamo i bambini italiani nei campi a fare laboratori e viceversa."
Barbara Pirro dell’associazione Chi rom… e chi no, Scampia-Napoli.
FAI LA TUA RECENSIONE