




Il Recensore:
Come gran parte delle sue opere precedenti, anche “Gli ultimi” di Petruzzelli, nasce dalle sue esperienze di viaggio.
Questa volta l’autore dà voce ai pensieri di dodici “ultimi”, ovvero di coloro che, negli intendimenti dell’autore,” riescono, in situazioni di difficoltà, a capovolgere le sorti di una vita in apparenza compromessa, o almeno a tenere accesa, attraverso l’azione, la speranza di un possibile cambiamento”. Sono gli “ultimi” che, se fossero ascoltati, avrebbero molto da insegnarci.





Sara Corbi:
Mi ha affascinato la figura di Nua, medico donna tra gli Ultimi. La sua dedizione ai bambini, in cui si specchia il futuro di una società, è commovente. Credo che Petruzzelli debba proseguire in questo filone, aiutandoci a maturare una visione dal basso delle cose. Che sia più democratica e più proiettata al futuro.





Osvaldo Tesser:
Un libro di storie di vita. Mi sono specchiato, ho capito che ho tante cose di cui posso fare a meno e che "gli ultimi" non vorrebbero mai. Mi sono chiesto se sono stupido io o che altro. La risposta so già che è nella prima parte. Bravo Pino.





Brambilla Fumagalli:
Conosco personalmente sia Pino che don Gallo. Questo libro è una iniezione di umanità, dove comprendi come per vivere veramente a volte hai boisogno di spogliarti di tutto. Quello che colpisce è entrare nelle case e nelle vite di questi "ultimi" dove scopri che tutto è bello perchè è semplice.
Mi piace, grazie Pino.
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