




come dei in esilio:
Il libro di Emanuela Provera svela finalmente la realtà. In tanti non vogliono ammetterla, ma l'esperienza dell'autrice è emblematica. La Chiesa dovrebbe cominciare a riflettere su stessa e chiedersi perché i giovani non vanno più in Chiesa. Sarà solo colpa della secolarizzazione o ci sono dei problemi interni alla Chiesa stessa?





flavio coacci:
ho' letto altri libri inerenti all opus dei e questo lo trovo abbastanza in linea ,certo è che chi dall opus dei ne trae vantaggi e ne fa parte , non gradisce queste testimonianze . comunque , chi vive con una certa liberta' di pensiero e non condizionato dai dogmi religiosi e/o politici ,non ha difficolta' a riconoscere certe sette compresa quella dei gesuiti che in accordo con clero e governi stanno riportando i popoli tutti ad un era preilluminista dove pochi ordinano e tutti obbediscono.





Chixi:
Mio stupisco di come nessuno ancora non abbia chiesto un risarcimento per danni morali all'autrice, Emanuela Provera, per le diffamazioni inventate in questo libro. Questo è un esempio molto istruttivo di come fare qualche soldo utilizzando il nome dell'Opus Dei, distorcendone i fini per procurarsi una qualche notorietà. Ma quanto ci vuole a capire che se l'autrice è uscita dall'Opus Dei forse è perché non l'ha capita molto, e quindi non è idonea a parlarne?





Leonardo Sileo:
Il libro è di pregevole fattura almeno pari al senso di inquietudine che trasmette al lettore. L'autrice prende per mano il lettore "trascinandolo" in quel (dis)ordine entropico che il silenzio della Chiesa rende ancora più rumoroso. Ritengo che andrebbe studiata una tutela o una norma per evitare che l' Opera continui nella subdola e surrettizia manipolazione delle giovani menti. Consiglio a tutti la lettura del libro in specie ai cattolici.





Sera latina:
Questa ex numeraria dell'Opera spiega bene il risvolto oscuro e,spesso,sorprendente per l'opinione pubblica di un'Istituzione potente,ma anche settaria,integralista e dai metodi educativi decisamente opinabili.Essendo un ex "pitabile",posso dire che tutto ciò di cui la Provera scrive è decisamente vero.Proselitismo,integralismo e affari,elite e potere,ma il Vaticano perde consensi e vocazioni;chi non si confronta con il mondo perde sempre e rimane da solo nell'autoreferenzialità della ricchezza.





Salvatore Intruglio:
Testimonianza onesta e viva, di una donna che ha capito dal di dentro dove si era infilata. I fatti raccontati sono perfettamente coerenti con altre narrazioni che fortunatamente stanno venendo alla luce. Ignobili i sistemi di cooptazione usati nei confronti delle minori. Ho avuto modo di assistere in Puglia ad una presentazione del libro e sono rimasto sorpreso per quante persone si fossero recate li nel tentativo di screditare l'autrice che però era accompagnata da altri attendibili testimoni.





Giovanni B.:
Sono numerario da vari anni. Se trovassi qualcosa di vero in questo libro, me ne scapperei stasera stessa... perché starei in una specie di lager (a essere buoni) senza saperlo. Tra i tanti esempi, cito solo il fatto che sono un appassionato di libri, leggo molto, e di tutto, e organizzo serate con un sacco di gente, in cui si mangia, si beve (anche vino..scandalo!! dato che secondo lei sarebbe vietato) e si parla di libri. Organizzo queste serate tramite internet, e pubblico anche le foto, online, da alcuni anni. Ma per la Provera io non potrei leggere alcun libro non di San Josemaria o simili?!?! e lei ha dovuto leggere Delitto e castigo "di nascosto"?? mah... beato chi ci capisce qualcosa. Cmq, dato che dal di fuori è effettivamente difficile capire di chi fidarsi e di chi no, se non altro consiglio di sentire le due campane (a chi vuol conoscere l'Opus Dei) e quindi leggersi anche un altro libro. Per chi invece vuole solo emozioni forti: questo qui allora è davvero più che sufficiente..





Luigi Murtas:
Libro triste, che di certo non agevolerà il percorso di riconciliazione interiore dell'autrice. L'Opera invece non ne soffrirà, salda nella sua ispirazione soprannaturale e lieta dei frutti spirituali e apostolici sovrabbondanti. Speriamo che ogni divisione si ricomponga di fronte al Tabernacolo.





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Non avevo letto il libro di Pinotti: Opus Dei Segreta e pertanto questo libro è stato il primo approccio serio all'argomento. Alla fine della lettura viene spontaneo chiedersi se l'Opus Dei serva Dio oppure sia semplicemente fine se stessa. Consigliabile a tutti coloro che vogliono documentarsi su questa inquietante Istituzione, concepita, guarda caso, durante uno dei momenti più bui della storia spagnola contemporanea.
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