DI COSA PARLA
Quarta di copertina del libro "Il partito del cemento" (di Ferruccio Sansa,Marco Preve)
Adesso come allora. Come ai tempi de La speculazione edilizia di Calvino (1957). Una nuova colata di cemento si abbatte sull'Italia, a partire dalla Liguria. La febbre del mattone non conosce ostacoli perchè raccoglie consensi trasversali, e al diavolo il paesaggio. Chi può, se ne va ai Caraibi. Castelli, ex fabbriche, conventi, colonie, ex manicomi, ospedali: tutto si può "riqualificare", parola magica che nasconde ben altro.
Politici locali e nazionali, di destra e di sinistra, imprenditori, alti prelati, banchieri, siedono contemporaneamente in più consigli di amministrazione e si spartiscono cariche pubbliche, concorsi, appalti, finanziamenti. Allo scopo servono anche associazioni culturali o in difesa dell'ambiente, appuntamenti gastronomici, feste e premi. Controllori e controllati spesso sono la stessa persona, famigliari o amici fidati. "Fare sistema" da queste parti vuol dire costruire una rete sul territorio che non lascia spazi a chi non è della partita. In nome degli affari.
La Liguria sta coprendosi di quasi tre milioni di metri cubi di cemento e se non c'è più posto a terra, si prova sul mare, costruendo nuovi porti per decine di migliaia di posti barca. Non mancano neppure i grattacieli, opera di architetti prestigiosi (Bofill e Fuksas a Savona, Consuegra ad Albenga) che hanno messo da parte qualsiasi scrupolo paesaggistico (ma Renzo Piano si è ritirato da un progetto che inizialmente portava la sua firma).
Parlando di cemento e di piani regolatori, si arriva necessariamente a parlare della mancanza di regole di una classe dirigente in bilico tra l'imbroglio, la trama del sottogoverno e l'interesse personale. Di un'umanità approssimata moralmente e culturalmente. Addio all'Alassio di Carlo Levi e di Hemingway, addio alla Sanremo di Calvino, addio alle Bocche di Magra della Duras, di Vittorini, Pavese, Einaudi. Addio alla Liguria degli artisti e degli intellettuali.
Ma non tutto è perduto, c'è chi si batte e ottiene risultati sorprendenti. Basta cominciare dal basso. Tutti possiamo esercitare il ruolo di cittadini, come dimostrano le associazioni libere e le iniziative che sono nate in questi mesi, in questi anni.
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"Politici, imprenditori, banchieri. La nuova speculazione edilizia."
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Il partito del cemento
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"Politici, imprenditori, banchieri. La nuova speculazione edilizia."
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PRETESTI PER LEGGERLO
del libro "Il partito del cemento" (di Ferruccio Sansa,Marco Preve)
"Albenga rischia di essere rovinata per sempre. Quando ho visto il progetto credevo di essere su" Scherzi a parte "e invece, purtroppo, è tutto vero... Dobbiamo mobilitarci tutti. Non lasciamo che Albenga e la Liguria siano rovinate per sempre." Antonio Ricci, autore e inventore tra l'altro di Striscia la notizia, cittadino di Albenga.
"Caro signor Porchia non sei il sindaco di Imperia, sei il capo di un gruppo parassitario che non conta un tubo e non prende un voto." Claudio Scajola, ex sindaco di Imperia, attuale ministro dello Sviluppo economico, a Claudio Porchia, segretario della Cgil di Imperia, reo di aver criticato il progetto di realizzazione di quello che dovrà diventare uno dei più grandi porti del Mediterraneo (1440 posti barca, 112 appartamenti, negozi e altre attività).
"Casamenti cittadini di sei-otto piani, a biancheggiare massicci come barriere di rincalzo al franante digradare della costa, affacciando più finestre e balconi che potevano verso mare. La febbre del cemento s'era impadronita della Riviera." Italo Calvino, La speculazione edilizia (1957).
"Il porto di Lavagna è uno dei più grandi del Mediterraneo, con 1600 ormeggi, una previsione di ulteriore sviluppo, un giro d'affari plurimilionario e una contraddizione da Guinness dei primati: non è stato ancora collaudato." Il porto di Lavagna è attivo dal 1973.
"La colata di cemento che con la benedizione trasversale di tutte le forze politiche sta per abbattersi sulla Liguria dovrebbe essere oggetto di grande preoccupazione, per non dire allarme." Anna Canepa, pm presso la Procura distrettuale antimafia di Genova.
"La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione." Articolo 9 della Costituzione italiana.
"Oggi noi viviamo un secondo dopoguerra. Ogni volta che torno nella mia Savona non posso fare a meno di notare il progressivo innalzarsi delle costruzioni. E non capisco... continua a sorprendermi che in tutti, istituzioni, imprenditori, ma anche negli stessi cittadini, l'idea di modernità debba per forza passare attraverso il costruire, l'edificare." Fabio Fazio, tratto da MicroMega, luglio 2006.
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