




Claudio Rossi:
Un libro rigoroso e documentatissimo su vicende che si continuano ad eludere per non diffondere inquietanti interrogativi. Si può non convenire in tutto con le considerazioni degli autori, ma la sostanza di un paese "etero-diretto" e condizionato con qualsisi mezzo - soprattutto nei momenti in cui ha cercato di risorgere dalla mediocrità e dal provincialismo - traspare dai documenti riportati nel libro ed appare ormai storicamente confermato.





Marco Marini:
Gli anglosassoni fanno i loro interessi in Italia dai tempi dell'unità.
Dopo la WWII poi abbiamo perso definitivamente la sovranità popolare.
E oggi mandiamo i nostri figli in inghilterra, spendendo fior di soldi, per fargli imparare l'inglese...





Paolo Cragnolini:
È un libro indispensabile per vedere nella giusta prospettiva la crisi italiana.





carlo marzano:
Ottimo libro, documentatissimo, che svela in modo chiaro è avvincente verità spesso celate. Dovrebbero inserirlo tra i testi consigliati nelle scuole e nelle università, se questa nostra povera italia non fosse un paese a sovranità limitata. Libro veramente imperdibile per chi ha interesse nella storia italiana contemporanea.





Francesco Quondam:
Interessantissimo. Ho appena finito di leggere il capitolo su Mattei, di volata. Consigliato vivamente per l'acquisto e la lettura.





Andrea Dalle Mule:
Dopo aver letto questo libro si possono interpretare gli ultimi cento anni della storia d'Italia arrivando a meglio comprendere la situazione attuale.
Mi induce la consapevolezza che solo una nazione compatta sui valori fondamentali di democrazia e giustizia può costruire un paese forte e indipendente.
Ciò che finora è mancato perché così è stato deciso altrove.





Elisabetta Scramaglia:
Ho vissuto da bambina la strategia della tensione, i tentativi di colpo di stato, le brigate rosse e la loro azione angosciante. Forse iniziamo a capire chi potremo ringraziare per tutto questo. Ma contemporaneamente mi interrogo sulle questioni attuali. La guerra abbiamo visto si fa in molti modi. Quella odierna è finanziaria. Mica potevano bombardarci come la Libia. E il risultato è che in pochi mesi Inghilterra e Francia hanno riconquistato la situzione post bellica.





Matteo Bettini:
Libro scritto molto bene e interessante. Lo sta leggendo mio nonno - classe 1921 - e si mangia letteralmente le pagine visto che parla di eventi accaduti nel corso della sua vita e di cui ha sempre sentito parlare ma mai ha saputo la verità. Spero che pubblicherete altri libri come questo. Complimenti vivissimi agli autori. Per capire come funziona il nostro paese è un'ottima lettura.





Quasar:
Ci sono un sacco di giornalisti al soldo dei servizi segreti anglosassoni. Questo libro lo spiega bene e lo mette in luce per la prima volta. Forse in mezzo alle innumerevoli battaglie per la libertà d'informazione, i giornalisti italiani dovrebbero aggiungerci anche questa: liberarsi dai molteplici conflitti d'interesse e dai troppi padroni, perfino stranieri





Aldo Funicelli:
Viene da chiedersi che paese sarebbe stato il nostro, se avesse potuto crescere, svilupparsi senza alcuna ingerenza esterna. Questa la domanda che rimane, al termine della lettura di “Il golpe inglese”, dei giornalisti-storici Mario Cereghino e Giovanni Fasanella.
Un paese con una sua classe politica, conservatori e democratici, centrodestra e centrosinistra, con la possibilità di alternare governo dei due schieramenti.
Con una sua industria privata, capace di crescere e svilupparsi.





Asia:
Una tesi interessante, che solletica e stuzzica...L'ho letto in tre giorni, avvincente, appassionante. E soprattutto lodevole per la ricca documentazione su cui si fonda. Da consigliare.





Silvio Prodi:
Ottimo libro, può aprire gli occhi a tanti italiani filo anglo sassoni.
Lo farei legggere a scuola
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