DI COSA PARLA
Quarta di copertina del libro "Attentato al papa" (di Ferdinando Imposimato,Sandro Provvisionato)
"CARO GIUDICE, LEI DEVE CONTINUARE A SCAVARE NEL POZZO DI SAN PIETRO, DOVE TROVERÀ IL FILO ROSSO CHE COLLEGA TRA DI LORO TUTTI I MISTERI VATICANI."
Lettera anonima pervenuta a Ferdinando Imposimato il 15 gennaio 2002
Che storia! Vale la pena provare a ricostruirla, tutta. Vi sono coinvolti ben sei paesi (Francia, Bulgaria, Russia, Germania,Turchia, Polonia), un killer, Ali Agca, l'attentatore del papa (altri suoi obiettivi Bourguiba, Walesa, Dom Mintoff, Khomeini) che dice di essere Gesù Cristo. Un bel gruppo di spie (monsignori, cardinali e persino guardie svizzere) che s'infiltrano nelle stanze del papa, due giudici bulgari che giudici non sono e anzi sono ritenuti i due organizzatori del sequestro nel 1983 di Emanuela Orlandi, strumento inconsapevole del terrorismo internazionale. E non è finita: un morto che in realtà non è morto (il presunto organizzatore dell'attentato al papa), due italiani trattati come spie dal governo bulgaro per ritorsione nei confronti del nostro ma che spie non sono, un sindacalista incarcerato e poi scagionato vent'anni dopo, senza nemmeno ricevere le scuse.
Omicidi, sequestri, furti, ricatti, minacce (anche ai giudici); spie, terroristi, servizi segreti al gran completo, criminalità organizzata: come in una vera spy story entrano ed escono personaggi di ogni tipo (anche un monaco benedettino con Maserati Biturbo color giallo oro, spia della Stasi), e non mancano le sorprese.
I due autori, un noto giornalista e un noto magistrato che ha seguito un filone dell'inchiesta sull'attentato ed è avvocato della famiglia Orlandi, hanno lavorato su documenti e testimonianze, contro silenzi e omertà. Il loro libro entra nel cuore del Novecento, tra equilibri politici mondiali e storie personali.
A distanza di trent'anni da quel giorno (13 maggio 1981), la verità deve ancora essere chiarita del tutto, anche perché il giallo non finisce mai: ancora nel 1998 l'omicidio del comandante delle guardie svizzere (con sua moglie e il vicecaporale) e il furto dei documenti che aveva con sé mandano un messaggio molto chiaro: guai a chi vuole parlare, alle spie non si fanno sconti. Mai. E questo è un monito che vale per tutti, anche per il papa.
Ferdinando Imposimato è uno dei magistrati che hanno lavorato di più sul caso Moro. Si è occupato anche della lotta ai sequestri di persona e di terrorismo, di mafia e di camorra, oltre che dell'attentato al papa. Ha lavorato per conto dell'Unione europea e dell'Onu. Parlamentare della sinistra indipendente per tre legislature, docente universitario, ha scritto per diversi quotidiani e settimanali. Attualmente è avvocato penalista.
Sandro Provvisionato, giornalista professionista, già direttore di Radio Città Futura, ha lavorato per dodici anni all'Ansa (da praticante a capo della redazione politica), per poi passare come inviato speciale al settimanale «L'Europeo» e diventare in seguito capo della cronaca del Tg5. Per questa testata ha lavorato anche nella redazione inchieste, è stato conduttore del tg della notte e inviato di guerra (in Kosovo e in Iraq). Dal 2000 è curatore del settimanale TERRA! di cui è anche conduttore. Dirige il sito www.misteriditalia.it.
Imposimato e Provvisionato hanno pubblicato per Chiarelettere DOVEVA MORIRE (2008), inchiesta sul caso Moro.
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"Il mistero Ali Agca, la scomparsa di Emanuela Orlandi, la strage delle guardie svizzere. Il più grande intrigo tra le mura vaticane"
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Attentato al papa
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"Il mistero Ali Agca, la scomparsa di Emanuela Orlandi, la strage delle guardie svizzere. Il più grande intrigo tra le mura vaticane"
autore:
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Ferdinando Imposimato,Sandro Provvisionato
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collana:
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Principio attivo
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dettagli:
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368 pagine
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prezzo:
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16,00 €
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PRETESTI PER LEGGERLO
del libro "Attentato al papa" (di Ferdinando Imposimato,Sandro Provvisionato)
"Alcuni giorni dopo che il Santo Padre fu colpito dal terrorista turco, mio padre mi disse di stare attenta per strada, perché nella Città del Vaticano erano circolate voci di un possibile rapimento di un cittadino vaticano in cambio di Ali Agca." Dichiarazione di Raffaella Gugel, figlia di Angelo, assistente personale del papa.
"Avevamo due agenti della Stasi che erano molto vicini al papa." Gunther Bohnsack, ex colonnello della Stasi, a Imposimato.
"C'è un collegamento indiscutibile tra il progetto di assassinare Lech Walesa, l'attentato al papa e il caso Orlandi." Ferdinando Imposimato
"Ciò che fa rabbrividire è che il Sismi sapesse che due spie bulgare sarebbero arrivate in Italia solo per inquinare le prove. Il Sismi quindi sa. Ma non avverte i giudici." Ferdinando Imposimato.
"Da lassù, dalla terrazza degli svizzeri, si può vedere e controllare tutto il percorso compiuto da Emanuela, senza essere visti da nessuno. In realtà ho sempre avuto sospetti su esponenti della Guardia svizzera." Ercole Orlandi, padre di Emanuela.
"I terroristi hanno qualcuno molto in alto nelle gerarchie vaticane." Avvocato Gennaro Egidio, legale della famiglia Orlandi.
"L'ordine di uccidere il papa è partito dall'ambasciata sovietica di Sofia. Noi Lupi grigi abbiamo agito con la complicità determinante dei tre funzionari bulgari a Roma: Ayvazov, Antonov e Vassilev." Ali Agca, udienza dell'11 giugno 1985.
"Prego il nostro Padre in Cielo affinché tenga lontano dalle mura del Vaticano la violenza, il terrore e il fanatismo." Papa Wojtyla, pochi giorni prima dell'attentato.
"Stammi bene a sentire. Noi abbiamo Emanuela Orlandi. La libereremo soltanto quando sarà scarcerato Agca, l'attentatore del papa." Anonimo a giornalista dell'Ansa, 6 luglio 1983.
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